E’ passato parecchio tempo dall’ultimo aggiornamento, ma finalmente la Taverna è stata completata. Vediamo, adesso, le varie fasi di pittura fino all’esito finale.

Prima di procedere a dare il colore, passeremo una mano di Primer. Questa fase è necessaria per predisporre il polistirene ad accettare il colore.
Normalmente il primer consiste in uno strato di vinilica, come coprente dell’intera superficie del modello. Nel caso della Taverna, utilizzerò la cementite all’acqua, un’alternativa alla vinilica solitamente molto usata soprattutto in ambito presepistico.

Insieme alla cementite, mischiamo del colore nero. Grazie a questo potremo assicurarci che la cementite penetri in ogni pertugio, ed inoltre, quando passeremo il colore, soprattutto per le parti in pietra, creerà un senso di profondità annerendo in maniera naturale le fughe tra un mattone e l’altro (e semplificando il lavoro successivamente quando applicheremo le lavature).

L’intera taverna andrà ricoperta del primer:

Dopo aver fatto asciugare, per almeno 24h, possiamo procedere a dare il colore di base.
Per prima cosa coloriamo le pietre tramite un colore grigio scuro. Il colore andrà dato con pennello bagnato ricoprendo l’intero perimetro, compresa la canna fumaria.

Al colore di base, sempre con pennello bagnato, aggiungiamo delle pennellate, come a voler sporcare la superficie, di nero e di grigio più chiaro:

E’ arrivato il momento di dare il colore di base alle pareti del primo piano. Come sfondo, il colore che daremo sarà un sabbia:

Questo verrà dato a tutte le pareti del primo e dell’ultimo piano, quelle con la parte in graticcio:

Le pareti, procederemo successivamente, a rivestirle con della polvere di tufo, ma il fondo risulta necessario per avere omogeneità di colore, soprattutto nelle zone in cui il tufo non aggrapperà correttamente.

Tutte le travi di legno, sia del graticcio che le assi e le travi di sostegno, andranno passate con un marrone scuro, mentre le scandole in legno del tetto, per dare un ulteriore tocco fantasy alla struttura, le coloreremo di rosso:

Dopo aver fatto asciugare la base di colore, procediamo con i dettagli. Prima di tutto pensiamo alle parti in legno. Per far risaltare le venature, diamo una passata di drybrush con un marrone più chiaro (nello specifico, un terra cotta):

Per il drybrush usiamo un pennello a punta piatta e completamente asciutto. Sporchiamo la punta nel colore, scarichiamo su un panno, e diamo delle pennellate direzionando il pennello obliquamente rispetto alle venature del legno. Questo, deve essere fatto senza imprimere forza sul pennello:

Successivamente effettuiamo il drybrush sulle scandole: la prima passata la faremo con un rosa tendente al fucsia, mentre la seconda con un rosso acceso:

Adesso prepariamo la polvere di tufo per ricoprire le pareti del graticcio.
A meno che non conosciate qualche posto che la vende già pronta, potete procedere nel seguente modo: acquistiamo un mattone di tufo (io l’ho trovato facilmente da Leroy Merlin). Con un martello procediamo a sgretolare il mattone fino a ridurlo in polvere e breccia.

Spalmiamo sulle pareti uno strato di vinilica ed acqua, dopodichè versiamo a pioggia, la polvere di tufo che abbiamo preparato. Nel versarla potremmo avvalerci di un colino, in modo da filtrare i grani più grossi, ma io preferisco, in questo contesto, lasciare aderire alla taverna anche i granulati più consistenti 🙂

Dopo aver dato modo di asciugare un attimo (circa 1h), eliminiamo l’eccesso di tufo:

Nella stessa maniera procediamo a rivestire tutte le pareti della taverna.

Avrete notato che con questo metodo, rischiamo inevitabilmente, di sporcare le travi di legno del graticcio: questo, in parte è voluto, in quanto spazzando via i residui di tufo, una parte rimarrà aggrappata al materiale conferendogli un effetto di realismo/trasandato che è proprio quello che vogliamo ottenere alla fine di tutto. Laddove il tufo tenderà a coprire quasi interamente il legno, procederemo tramite un pennello bagnato a ripulirlo e successivamente a ripassarlo con il colore marrone e terra per le venature.

Per la parte in pietra, usiamo due tipi di grigio, ed un ocra rossa, con cui ripasseremo, a pennello bagnato, ogni singolo mattone, cercando di differenziarli e di creare movimento:

La prima fase di pittura è ultimata. Siamo ormai vicini al traguardo finale!

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